Una relazione. Una passione giovanile che si trasforma
“Costretto per lavoro a spostarsi in treno tra Follonica e Livorno, Mario ritrova tra i pendolari Giovanna, ragazza ‘chiacchierata’ di cui aveva approfittato da giovane, non ancora marito e padre. Per il gusto di rivivere il passato, la riconquista; ma l’avventura leggera di un tempo si trasforma, all’epoca della guerra d’Etiopia, in una relazione ora serena, ora tempestosa, alla quale lei, più matura, mette fine.”
Questa la trama di Una relazione di Carlo Cassola, una storia semplice, non banale, che accade a personaggi semplici, non banali.
Mario, quasi sempre chiamato dall’autore con il cognome, Mansani, è un uomo come tanti, annoiato dalla vita familiare e lavorativa che lo obbligano a una routine che prevede sempre le stesse cose sempre nello stesso ordine.
“Giovanna era una ragazza facile (…) Chi prima chi dopo, tutti i giovanotti di Cecina le erano stati intorno. (…) Giovanna era una conquista di cui non ci si poteva vantare. Magari se ne poteva vantare Franco, se era vero che era stato il primo.”
Giovanna è una ragazza ‘chiacchierata‘, perché in gioventù si era concessa a molti, che proprio in ragione di questa fama, vive la propria vita in modo dimesso, lavorando in un Diurno, senza pretese, come se sentisse di dover espiare questa reputazione della quale lei per prima fatica a liberarsi sul piano psicologico. Mansani incontra il padre della ragazza per lavoro, gli ritorna alla memoria la sua scappatella di gioventù e, in sfida con se stesso, decide di voler riconquistare quella ragazza. È un capriccio con il quale Cassola mette ben in evidenza la superficialità e l’immaturità di Mansani, che appare come un maschilista egoista e per nulla rispettoso nei confronti della ragazza, della moglie e della donna in generale. Mario riesce a incontrare di nuovo, apparentemente per caso, Giovanna, con la quale si incontra di nascosto e solo per il sesso.
Ma Carlo Cassola è bravissimo nel descrivere lo stato d’animo e l’atteggiamento dei personaggi mettendo ben in evidenza come, in realtà, ci sia una differenza profonda tra la scappatella fatta in gioventù e questo nuovo incontro. Mario è rimasto lo stesso immaturo di sempre, ma Giovanna no. Giovanna è realmente invaghita del Mansani, ma con la maturità e la consapevolezza necessarie a non farsi illusioni e ad accontentarsi delle poche furtive attenzioni che Mario, sposato e padre, può concederle. Se nell’atteggiamento di Mario rimane un che di meschinità che fa arrabbiare il lettore, in Giovanna invece si coglie la sincerità di un sentimento che pure sa benissimo che è destinato a finire. Proprio in virtù di questa consapevolezza e anche per il fastidio del tradimento della moglie da parte di Mansani, Giovanna decide di chiudere definitivamente una storia senza futuro, una storia che non avrebbe mai potuto essere vissuta alla luce del sole.
“Dobbiamo contentarci di quello che abbiamo avuto. Io me ne contento sai Mario?”
Non è l’ultima volta che Mario e Giovanna si incontrano. Devono passare gli anni della guerra d’Abissinia, poi il destino li mette di nuovo in contatto. È passato tanto tempo e sono successe molte cose, alcune anche terribili. Un finale che non voglio raccontare, perché è giusto che il lettore lo scopra da solo.
“Una relazione” è un romanzo riuscito, in cui l’animo umano emerge in tutta la sua complessità. È una storia come tante, che si svolge lungo una vita. Se dovessi indicare un filo conduttore penserei alla malinconia e alla rassegnazione. La malinconia di una vita dura quasi del tutto priva di soddisfazioni per Mario e la rassegnazione di Giovanna di fronte agli errori di gioventù per colpa dei quali non può certo ambire ad una vita nella quale possa trovare il proprio riscatto. Per entrambi l’incapacità di rinunciare alla passione della loro storia che solo la maturità di Giovanna riuscirà a interrompere definitivamente.
La semplicità di questa storia è raccontata da Cassola in modo magistrale. Racconta la quotidianità dimessa, senza esagerazioni, con un linguaggio descrittivo essenziale che non ammette ampollosità e lascia spazio alla semplicità dei dialoghi e delle situazioni. Mario e Giovanna sono persone comuni che vivono in una condizione difficile e faticosa che non avrebbe senso descrivere con uno stile altisonante.
Cassola descrive il contesto, gli stati d’animo, i pensieri e le vicende dei personaggi non dimenticando mai che si tratta di una relazione semplice e nemmeno il lettore può dimenticarsene.
C. Cassola, Una relazione, Mondadori, 2017, pp. 172, € 12,00