La Cacciatori si racconta “Senza rete”

Quarant’anni percorsi quasi sempre in contromano costituiscono una collezione di esperienze formidabili, rocambolesche, esaltanti, divertenti ma anche profondamente dolorose. Insomma, una storia che val la pena raccontare.

Maurizia Cacciatori dice così del suo primo libro “Senza rete” un titolo letterale e metaforico. L’abbiamo aspettato a lungo, ma finalmente ecco il suo racconto di donna e di atleta. È la storia di una vita e di una carriera da pallavolista che – lei non ha dubbi – è iniziata all’età di dodici anni; quello è il momento esatto in cui ha preso in mano il primo pallone e ha capito che la pallavolo era il suo sogno e sarebbe diventata il suo lavoro.
La differenza tra avere un sogno e trasformarlo in realtà sta nella determinazione e nello spirito di sacrificio con cui siamo disposti a lavorare e Maurizia lo dice in modo chiaro e inequivocabile:

Non è stato facile. Per quanto la mia vita da atleta sia stata colma di successi, c’è sempre stato un prezzo da pagare. La carriera sportiva non ammette scorciatoie e stratagemmi, ti sbatte contro uno specchio a ogni passo, non ascolta le tue bugie, sbriciola i tuoi alibi come grissini.

228 presenze in Nazionale, di cui è stata capitano, 5 scudetti, 5 Coppe Italia, 3 Coppe Campioni, un oro ai Giochi del Mediterraneo del 2001, un bronzo e un argento agli Europei del 1999 e del 2001 e miglior palleggiatrice durante i campionati mondiali di Osaka del 1998. Con questi numeri Maurizia Cacciatori avrebbe potuto senza retemontarsi la testa e salire in cattedra per dispensare consigli dall’alto, ma lei non è così: non lo ha mai fatto sul campo e men che meno lo ha fatto in questo libro scritto davvero “senza rete”. Ho avuto la fortuna e l’onore di conoscerla di persona e ho capito il perché del suo successo come donna e come atleta. Si è sempre allenata duramente e con serietà e non ha mai giocato per sé, ma ha sempre creduto nella forza del gruppo, fin da bambina, perché

nessuno di noi può ottenere un successo in solitaria. Se qualcuno ve lo dice, non credeteci.

È stata il traino della squadra quando il suo ruolo di capitana lo prevedeva e ha saputo farsi da parte quando a lei hanno preferito altre giocatrici. Ha incontrato allenatori che hanno saputo valorizzarla, ne ha conosciuti altri che non l’hanno capita e l’hanno messa da parte, ma la sua leadership naturale è sempre emersa e le ha permesso, in ogni circostanza, di comprendere e indirizzare verso la giusta collocazione le capacità diverse che compongono il gruppo che ha bisogno di tutti i singoli individui che lo costituiscono, non uno di meno.

Un bravo tecnico è un leader che sa come non demotivare i suoi atleti e che è in grado con discrezione di cucire addosso a ciascuno un abito ideale. Un vero leader è colui che neppure per un istante crede di esserlo.

Questa stessa definizione Maurizia Cacciatori l’ha fatta sua nel ruolo di capitano della nazionale, ma anche di giocatrice di squadra di club e soprattutto come donna e mamma. Basti pensare che ha deciso di scrivere “Senza rete” un giorno che, facendo i compiti di matematica con suo figlio Carlos (Maurizia è mamma di due bambini, Carlos e Ines) l’ha sentito dire: “Questa sottrazione non la so fare, è impossibile”. Di nuovo il suo istinto: lei non si è mai arresa come figlia, come donna e come atleta, e nemmeno i suoi figli devono accettare di arrendersi alle “sottrazioni di domani”.
Senza rete” non parla solo di sport, ma soprattutto di vita. Maurizia ci racconta molti episodi della sua vita fuori dal campo con semplicità, simpatia e con quella sincerità e quel coraggio che l’hanno contraddistinta in campo e che continuano ad essere la sua cifra nella vita. Ha sempre saputo che la pallavolo avrebbe occupato solo una parte della sua vita, ma ha vissuto quella parte con tutta se stessa. È uscita dal campo da vera regina della pallavolo e il fatto che non giochi più non le impedisce comunque di continuare ad essere di esempio per chiunque sappia ascoltarla e prenderla come punto di riferimento. Un bel viaggio emozionale che, non a caso la ROI Edizioni ha scelto come prima uscita della collana Assist curata da Demetrio Albertini, grandissimo campione di calcio. “Senza rete” si può leggere per puro divertimento, ma è praticamente impossibile non riflettere sugli insegnamenti che Maurizia Cacciatori ci offre semplicemente raccontandosi. Un libro onesto, sincero, diretto e senza nessuna presunzione. Come lei.

M. Cacciatori, Senza rete, ROI edizioni, 2018, pp. 215, € 18.00

Cecilia Mattioli

Lavoro con le persone. Amo leggere. Amo scrivere. Provo entusiasmo per qualsiasi cosa mi faccia crescere e non mi stanco mai di imparare

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