Ex ortodossa. Il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche
La comunità chassidica Satmar di Williamsburg, New York, si distingue fra i gruppi ultraortodossi ebraici per le sue regole severe. Poiché i Satmar vedono l’Olocausto come una punizione divina, per evitare che la Shoah si ripeta, vivono un’esistenza schermata e scandita dai riti religiosi. La sessualità rappresenta un tabù, i matrimoni sono combinati e nella vita di tutti i giorni si parla yiddish, poiché l’inglese è proibito.
Il punto di partenza di Deborah Feldman è questo: ‘Ex ortodossa. Il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche’ è il racconto autobiografico del suo affrancamento da questa situazione che non è mai riuscita ad accettare completamente. Racconta la sua vita partendo dall’infanzia per arrivare all’età adulta. Per lei è tutto subito in salita: la madre fugge dalla comunità senza riuscire a portarla con lei e il padre, con una disabilità cognitiva, non è in grado di prendersi cura di lei. Viene affidata ai nonni che la educano secondo le regole della comunità, soprattutto il nonno che è grande studioso del Talmud.
Nella realtà di Deborah c’è poco spazio per l’affettività, perché tutto è governato dal rispetto delle norme nel timore di Dio. Un’educazione rigida basata sul controllo e, nel caso delle donne, sulla repressione. L’unico ruolo per le donne è diventare brave mogli e madri; non hanno accesso a nessuna forma di cultura se non a quella di base. Sono tenute in una condizione di inferiorità intellettuale, perché è l’unica che le rende controllabili e manovrabili. La protagonista capisce subito che non può e non vuole sottostare a questo sistema e la sua missione diventa trovare un modo per affrancarsi. La via di uscita e di emancipazione è la lettura, attività severamente proibita, ma alla quale decide di dedicarsi, di nascosto, proprio per capire ciò che tutti le impongono e nessuno le spiega. Si compra una edizione del Talmud per entrare nel mondo del nonno, ma si appassiona a ‘Piccole donne’, ‘Orgoglio e pregiudizio’, ‘Danny l’eletto’, ‘La lettrice di romanzi d’amore’.
Ci sono due dimensioni in lotta tra loro: la voglia di indipendenza e di affrancamento da un lato e il senso di appartenenza, il legame che sente con la comunità dall’altro; il bisogno di affrancarsi e la fatica di rompere determinati legami che, nonostante tutto, sono forti perché riconducibili al riconoscimento della propria identità. Nonostante la “lettura clandestina” il futuro di Deborah è scritto: a diciassette anni si sposa con un matrimonio combinato e a diciannove diventa mamma. Queste però sono le ultime imposizioni chassidiche che subisce; subito dopo il salto verso un altro mondo e un’altra vita.
Deborah prende il figlio e abbandona il marito e la comunità. Fa perdere completamente le sue tracce e si trasferisce prima a New York e poi a Berlino, in Germania, dove per la comunità chassidica Satmar tutto è iniziato e dove, idealmente, il cerchio si chiude.
Comincia una nuova vita e si trasforma nella persona che conosciamo. Apre un blog e scrive libri per raccontare la sua esperienza e per permettere, a chi non ne fa parte, di entrare in una comunità altrimenti inaccessibile.
Uno stile espositivo semplice ed efficace, non privo di ironia, attraverso il quale la narrazione, a volte nuda e cruda, ci permette di seguire il percorso di vita che Deborah decide di intraprendere contro tutto e tutti. Il motore di questa esperienza è il desiderio di libertà e di emancipazione, il sentimento che l’accompagna è la paura.
‘Ex ortodossa. Il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche’ è un libro che offre molti spunti di riflessione. Deborah Feldman ci dimostra come non ci sia nulla di ovvio e di scontato per nessuno. La lettura, ad esempio: siamo talmente abituati a darla per scontata, che non ci rendiamo nemmeno conto di come invece sia un atto rivoluzionario di libertà che non è per nulla concesso a tutti! La condizione femminile è un altro nodo importante, come anche la possibilità di imparare l’inglese (proibitissimo nella comunità di Deborah) o di scegliere la persona con la quale voler trascorrere la propria vita. È un libro che aiuta a porre attenzione sull’abitudine e su tutto ciò che ci sembra dovuto e scontato: leggere questa testimonianza è aprire gli occhi e guardarsi attorno, prendere coscienza di quante realtà diverse dalla nostra ci sono nel mondo.
D. Feldman, Ex ortodossa. Il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche, Abendstern, 2019, pp. 300, € 22.00 (trad. S. Sala – D. M. Rossi)