Storie di alberi e bonsai

Storie di alberi e bonsai” contiene due storie parallele, due romanzi brevi che Sellerio ha deciso di pubblicare in un unico volume, con la solita cura editoriale che contraddistingue questa casa editrice e che io amo molto. 
Alejandro Zambra, attraverso le poche pagine di “Storie di alberi e bonsai” riesce a raccontare, con uno stile davvero particolare, due vicende esistenziali che, solo apparentemente, hanno come unico elemento di contatto il ruolo centrale delle piante.
In “Vita privata degli alberiJulian, professore e aspirante scrittore, è a casa con la figlioccia, che intrattiene raccontandole storielle inventate su alberi antropomorfi e parlanti. Aspettano che Veronica, madre della bambina e sua compagna, torni a casa dopo la lezione del corso di pittura chestorie di alberi e bonsai frequenta ogni settimana. Veronica è in ritardo rispetto all’abituale orario di rientro e né Daniela, né Julian, né tanto meno i lettori ne conoscono i motivi. Lo spazio narrativo è quello di una notte, ma l’autore gioca con il tempo con una grandissima maestria. Lo spazio di quelle poche ore di attesa, che sembrano interminabili, è utilizzato per raccontare la sua vita senza e con Veronica. È un tempo breve, ma che al lettore sembra lungo, lunghissimo; come sempre, quando si aspetta qualcosa o qualcuno che non arriva.
Un tempo fisico che non corrisponde al tempo della memoria. Una notte che dura abbastanza per contenere il racconto di una vita, quella di Julien, con Karlauna donna che non c’era”, prima, e con Veronica, adesso, “una donna che non arriva” e che nessuno sa quando e se arriverà.
In “Bonsai” il protagonista è Julio, anche lui aspirante scrittore, che conosce Gazmuri, un narratore anziano, col quale vorrebbe collaborare trascrivendo al computer il suo ultimo romanzo. Gazmuri racconta la storia di un uomo che viene a conoscenza della morte della sua prima fidanzata con la quale aveva deciso di prendersi cura di un bonsai, eletto a simbolo del loro amore. Julio perde questo lavoro e non ha il coraggio di confessarlo a Bianca, la vicina di casa con cui ha una relazione; scrive quindi, fingendo che sia di Gazmurri, un romanzo suo, nel quale racconta la storia dell’amore con Emilia, che li lega in un rapporto praticamente simbiotico, a causa del quale finiranno per assomigliarsi sempre di più. Del resto,

che senso ha stare con una persona se non ti cambia la vita?

Sono due racconti di vita che coinvolgono sei personaggi: madre, figlia e patrigno nel primo; un lui, una lei e l’amica di lei nel secondo. Sono storie ordinarie di persone (o personaggi) della vita di tutti i giorni. Una storia d’amore sbagliata, seguita da quella giusta per Julian. Un amore giovanile, passionale ai limiti della sfrontatezza e mai del tutto superato per Julio.
Le piante sono gli strumenti del tempo: alberi antropomorfi e parlanti aiutano nell’attesa di Veronica; il bonsai, un piccolo albero la cui cura è un’arte che richiede una dedizione molto simile a una vocazione, come metafora dell’amore, quello con la lettera maiuscola, che richiede lo stesso livello di coinvolgimento, in quanto scelta di vita.
Alejandro Zambra compie un’operazione narrativa straordinaria. Racconta con uno stile asciutto, incisivo, chiaro, che non lascia spazio a fraintendimenti, ma che non chiude, non giudica, non condiziona. Il tempo passa contemporaneamente veloce e lento, l’aspettativa è sempre crescente e l’intelligenza narrativa trascina il lettore in un gioco di salti temporali che costituiscono la vera sorpresa nelle trame. Il lettore aspetta due finali che può intuire con grande facilità, ma rispetto ai quali non ha alcuna certezza. La scoperta del passato dei personaggi è la vera sorpresa, così come affascinante è rendersi conto che siamo di fronte a un passato che non è per nulla chiuso, così come non lo sono le vicende. Alejandro Zambra, e con lui i suoi personaggi, alla fine delle pagine smettono di raccontare, ma le vicende continuano. Il passato dà un senso al presente che a sua volta prepara le basi per un futuro che ciascuno di noi è libero di immaginare.

A. Zambra, Storia di alberi e bonsai, Sellerio, 2018, pp. 139, € 14.00 (trad. F. Biancatelli)

Cecilia Mattioli

Lavoro con le persone. Amo leggere. Amo scrivere. Provo entusiasmo per qualsiasi cosa mi faccia crescere e non mi stanco mai di imparare

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